Storia di Corfù

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ANNESSIONE ALLA GRECIA

Il trattato delle Grandi Potenze, stipulato a Londra nel 1863, decretava di fatto la rinuncia dell’Inghilterra al protettorato delle Ionie e nel maggio 1864 l’isola di Corfu venne finalmente unita alla Grecia.
Una volta annessa alla Grecia, l’isola vide una progressiva perdita di potere da parte della città a favore di Atene, ma il resto dell’isola iniziò a fiorire sia politicamente, sia economicamente con un ampliamento delle attività industriali. 
La crescita dell’isola coinvolse anche il settore agricolo e quello artistico, soprattutto sotto la guida politica di G. Theotokis, che per diversi anni fu anche primo ministro greco. 
Le due Guerre Mondiali, portarono conseguenze pesanti per tutta l’isola di Corfù, che vide distrutti numerosi monumenti storici ed architettonici, nonché diversi centri culturali. 
Durante la seconda guerra mondiale gli italiani occuparono pacificamente l'isola fino a quando non cadde Mussolini.
Il XX Secolo iniziò in modo molto duro per i Corfioti che seppero però approfittare della splendida natura e del clima dolce dell’isola per dare inizio ad un nuovo sviluppo economico.

CORFU OGGI

Oggi possiamo pensare all’isola di Corfu come uno dei luoghi di vacanza più affascinanti ed organizzati dell’intera area del Mediterraneo.
La pesca e l’agricoltura svolgono un ruolo importante ma sicuramente marginale nell’economia di un’isola che trova nel turismo europeo la sua più importante fonte di reddito. 
Le sue spiagge di sabbia fine, le sue baie pittoresche e la sua ricettività turistica incantano ogni estate migliaia di viaggiatori, conquistati anche dal fascino della città vecchia e dalle tradizioni che l’isola di Corfù riesce ancora a mantenere vive.


Con la parte più moderna della sua città, Corfù è oggi un’isola piena di vita anche nei mesi invernali, grazie soprattutto all’istituzione dell’Università Greca delle Isole Ionie.
Unica attività parallela al turismo è la produzione e vendita di olio, miele, kumquat e vino, i prodotti locali per eccellenza.
Inoltre in montagna ci sono ancora allevamenti di bestiame e sull'isola si produce il formaggio, il latte, lo yogurt e qualche salume.
Affiancato alla agricoltura c'è l'artigianato locale che mette a disposizione del turista alcuni prodotti tipici dell'isola come oggetti intagliati nel legno d'ulivo, tessuti ricamati, articoli in paglia intrecciata e mobili in legno.

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